Onligol

Quali sono le bevande dalle proprietà lassative

L’uomo sin dall’antichità si è sempre rivolto alle piante alla ricerca di rimedi per la sua salute. I popoli di ogni parte del mondo hanno utilizzato i doni della Terra anche per quel che riguarda i disturbi gastro intestinali.

Gli antichi popoli asiatici utilizzavano ben 41 specie di piante diverse per trattare la stitichezza. Questa ricerca di lassativi naturali immediati, efficaci nel risolvere i problemi di stitichezza, ha affiancato i progressi della medicina fino ai giorni nostri.

Nella cultura contemporanea ci sono molte piante medicinali con proprietà purganti che possono essere utilizzate per

– preparati erboristici lassativi naturali
– farmaci lassativi

Facciamo attenzione però: non tutto quello che viene definito naturale può apportare benefici al nostro organismo.

La diffusa stitichezza cronica e funzionale può essere causata dall’assenza dello stimolo alla defecazione e può dipendere da cause come

– dieta inadeguata
– fattori metabolici o endocrini
– patologie pregresse e assunzione di farmaci.

Una gamma e una varietà di motivi che vanno analizzati con un esperto, farmacista o medico, prima di indirizzarsi verso una bevanda lassativa o nella scelta di alimenti lassativi immediati.

Questi preparati vanno infatti esaminati e conosciuti per non incorrere in effetti indesiderati, o semplicemente per conoscerne le proprietà e capire se fanno al caso nostro.

Chi semina bene…: lino e chia

Prendiamo ad esempio i semi. Principio e origine di ogni crescita, il seme è proprio il simbolo di quanto di più naturale esista sulla Terra. Piccino eppure pieno di energia, non è però così innocuo come può sembrare neanche per quel che riguarda la stitichezza.

Questo piccolo lassativo naturale immediato, infatti, è pieno di proprietà. I semi di lino o i semi di chia possono essere assunti in forma di bevanda. Se uniti all’acqua:

– rilasciano una mucillaggine vischiosa
– ammorbidiscono e aumentano il volume delle feci
– favoriscono i movimenti intestinali (peristalsi).

Possono essere un valido aiuto, ma potrebbero anche rivelarsi inefficaci.

Aggiunti alle verdure o all’insalata, mangiati da soli schiacciati o interi, vanno sempre assunti bevendo molta acqua. Per esercitare tutte le loro proprietà benefiche (sono anche una fonte di acidi grassi polinsaturi) andrebbero assunti regolarmente.

Come lassativo fai-da-te, potrebbe essere troppo blando, specie se preso in caso di emergenza o di stipsi cronica.

Come si vede, per seminare bene quando si parla di stitichezza cronica bisogna valutare tutti i pro e contro dell’utilizzo di lassativi naturali.

Ad esempio, quando si parla di lassativo naturale immediato, occorre prudenza, perché alcune sostanze di origine vegetale possono addirittura risultare dannose per le donne in gravidanza e nocive nel lungo periodo.

A proposito di psillio

Conosciuto come lassativo naturale, il seme di psillio è molto usato nei preparati erboristici, tanto da aver raggiunto una buona reputazione come rimedio naturale.

La denominazione psillio viene utilizzata per indicare diversi membri del genere vegetale plantago, che ha più di 200 specie coltivate in tutto il mondo. Da queste si ricavano diversi lassativi naturali immediati.

I semi di queste diverse specie di piante uniti all’acqua creano una grande quantità di mucillagini e materia albuminosa.

Fibra prevalentemente solubile, la sua assunzione va modulata iniziando con piccole quantità e aumentando lentamente, in base alla tolleranza e all’efficacia.

Infatti il consumo di grandi quantità di fibre come lo psillio può causare

– gonfiore addominale
– flatulenza
– ostruzione intestinale
– deglutizione difficoltosa e restringimento esofageo.

Il principio attivo è analogo a quello di tutti gli altri semi con proprietà lassative e il suo utilizzo è sconsigliato

– per periodi prolungati
– in caso di patologie pregresse che ostruiscono l’intestino (ernie, endometriosi)
– quando si assumono altri medicinali, poiché può interferire con il loro assorbimento
– in caso di allergie.

Inoltre non è stata identificata alcuna sperimentazione dei semi di psillio riguardo al trattamento della stipsi nei bambini.

Le piante: origini antiche, utilizzo moderno

Riconosciuta come disturbo tipico del mondo occidentale dovuto a un’alimentazione troppo ricca e a stili di vita sedentari e stressanti, la stitichezza accompagna in realtà l’umanità dalla notte dei tempi.

Prova ne è che anche in altre civiltà appartenenti a epoche antiche è giunta fino a noi la tradizione di utilizzare certe piante come lassativi immediati naturali.

Tra le più celebrate per le sue proprietà benefiche c’è l’aloe. Questa pianta nel nostro organismo

– aumenta le difese immunitarie
– riduce lo stato infiammatorio
– agisce come lassativo grazie alla quantità di glicosidi antrochinonici, sostanze presenti in molte piante che stimolano i movimenti intestinali (peristalsi).

L’utilizzo dell’aloe ha una lunga storia che affonda le sue radici nella medicina tradizionale indiana per poi diffondersi anche presso i popoli egizi, assiri e lungo tutte le civiltà mediterranee per arrivare fino a noi. La prima testimonianza autentica dell’aloe come pianta dalle proprietà curative è accreditata da una tavoletta di argilla mesopotamica datata intorno al 2100 a.C.

Nella società occidentale è uno dei rimedi a base di erbe che trova larga diffusione nell’industria cosmetica, alimentare e farmaceutica tanto che la produzione di estratti di aloe è una delle più grandi industrie botaniche del mondo.

Il suo utilizzo come rimedio per la costipazione non è stato oggetto di solide e validate indagini cliniche e deve ancora esser raggiunta una standardizzazione della qualità della sperimentazione metodologica.

La Food and Drug Administration degli Stati Uniti, a causa della mancanza di dati sufficienti, non è riuscita a stabilirne la sicurezza per il suo utilizzo come lassativo.

L’assunzione di aloe come lassativo naturale immediato può provocare:

– risposte allergiche in soggetti con ipersensibilità
– diarrea o vomito
– durante la gravidanza può comportare potenziale effetti teratogeni o tossicologici sull’embrione e sul feto
– squilibrio elettrolitico
– ipopotassiemia per la perdita di potassio
– interazioni dannose con farmaci come diuretici o corticosteroidi.

Nonostante il suo utilizzo abbia una lunga storia, manca una solida validazione scientifica perché mancano prove coerenti a supporto delle molte affermazioni sui vantaggi terapeutici derivati dall’assunzione di aloe come bevanda lassativa. Gli antrachinoni presenti nel lattice di aloe sono associati a rischi considerevoli.

Per questo è sempre necessaria una certa cautela nell’approcciarsi al mondo dei lassativi fai-da-te, senza consiglio medico, di provenienza erboristica, o dei lassativi naturali. Verificare il proprio stato di salute e consultarsi con il proprio farmacista è il primo passo da compiere per trovare il rimedio giusto per la propria stitichezza.

Dalla preistoria a oggi: senna, rabarbaro e cascara

La stitichezza è un disturbo che affligge l’umanità dalla notte dei tempi. Alla ricerca di un rimedio, l’uomo nel passato si è sempre rivolto alla natura. Piante come il rabarbaro, la senna e la cascara sono state utilizzate per i loro effetti lassativi sin dalla preistoria.

Come l’aloe, anche queste piante devono la loro azione lassativa ai glicosidi antrachinonici. Queste molecole possono stimolare i movimenti intestinali (la peristalsi), ma al contempo possono però risultare molto irritanti per la mucosa intestinale.

Quando vengono presi tramite lassativo naturale immediato, i glicosidi antrachinonici

– transitano senza subire modificazioni nello stomaco e nell’intestino tenue
– raggiungono l’intestino crasso
– aumentano la secrezione attiva di elettroliti e di acqua nel lume intestinale
– provocano lo stiramento della parete intestinale e le conseguenti contrazioni.

La loro azione può risultare però troppo violenta tanto da provocare coliche e infiammazioni. Rispetto ad altri lassativi come quello osmotico che producono un movimento intestinale di tipo fisiologico, questi lassativi naturali immediati esercitano un effetto sulla motilità di tipo irritante, legato ad un’azione sul sistema nervoso che regola le contrazioni dell’intestino.

Se ne sconsiglia infatti l’utilizzo prolungato perché possono

– provocare assuefazione
– causare una perdita di elettroliti (potassio)
– svuotare porzioni troppo ampie del colon fino a portarlo a ipomotilità.

Questo tipo di preparati erboristici sono da evitare

– durante la gravidanza e l’allattamento
– in caso di infiammazioni croniche dell’apparato gastrointestinale
– in caso di malattie renali.

Informarsi con il proprio farmacista è sempre la cosa migliore da fare prima di intraprendere un percorso verso i rimedi che sono considerati naturali.

E a tavola… alimenti lassativi immediati

Verdura, frutta, legumi, cereali integrali e tanta acqua: quando si parla di alimenti lassativi immediati sono sempre questi i cibi che vengono citati per primi. Una dieta equilibrata forse non può risolvere del tutto un disturbo come la stitichezza, ma può comunque rappresentare un valido aiuto come prevenzione e per il benessere generale dell’organismo.

Questi cibi agiscono

– stimolando la peristalsi del colon (i movimenti intestinali)
– ammorbidendo le feci
– favorendo l’evacuazione.

Certo una dieta a base di alimenti lassativi immediati non può fare miracoli soprattutto quando si tratta di costipazione o di stitichezza cronica. In questi casi l’assunzione quotidiana di un buon lassativo osmotico può rappresentare la soluzione per regolarizzare il proprio intestino. Di volta in volta, saranno il tuo farmacista di fiducia o il tuo medico a darti in consiglio giusto.

Cominciare la giornata con una porzione di frutta come kiwi o prugne secche accompagnata da una bevanda calda (caffè, tè o tisana) può aiutare a stimolare l’intestino.

Consumare ai pasti regolarmente un piatto di verdure (zucchine, insalata verde, spinaci) permette di ingerire una buona quantità di fibre alimentari e di aiutare la motilità intestinale. Condire con l’olio extra vergine di oliva può aiutare ad ammorbidire le feci.

Queste semplici regole valgono anche per i nostri bambini, che spesso tendono a trattenere le feci rischiando così di provocare la cronicizzazione della stipsi.

La regola è… regolarizzare l’intestino

Già, perché per stare bene è necessario trovare una propria regolarità e routine: possibilmente ogni giorno, alla stessa ora e senza fatica. Il nostro intestino è un po’ come un prezioso orologio svizzero: per funzionare bene va trattato con cura e va caricato nel modo giusto.

Un’alimentazione ricca di cibi industriali e l’utilizzo di preparati inadeguati possono sballare il suo equilibrio e portarlo a reagire.

Il nostro equilibrio si fonda su un’armonia che unisce mente e corpo nella quale l’intestino svolge un ruolo fondamentale. Utilizzare i lassativi giusti per regolarizzarlo, chiedendo consiglio al farmacista o al medico, può essere la strada giusta da percorrere per ritrovare il nostro benessere.Bibliografia

Dr. Pouya Parsaei, The most important medicinal plants effective on constipation by the ethnobotanical documents in Iran: A review, Researchgate

Psyllium: Current and Future Applications , R. Masood, M. Miraftab, in Medical and Healthcare Textiles, Researchgate

May Loo MD, Constipation, in Integrative Medicine for Children, Ulster Med J. 2009 May; 78(2): 140.

Evaluation of the Nutritional and Metabolic Effects of Aloe veraMeika Foster, Duncan Hunter, and Samir Samman Herbal Medicine: Biomolecular and Clinical Aspects

Elaine M Aldred BSc (Hons) et al, Principles of herbal pharmacology, in Pharmacology, Principles and Practice of Phytotherapy. 2009