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Eccesso di gas intestinale e stipsi: perché sono collegati?

Quando si parla di stitichezza e la si osserva dal punto di vista medico, due concetti sono molto importanti: il tempo di transito, ovvero quanto a lungo le feci permangono nell’intestino prima di essere espulse, e la motilità intestinale, ovvero la capacità che l’intestino ha di contrarsi regolarmente, per espellere le feci, un riflesso che dipende dal sistema nervoso enterico e dalla sua relazione con la flora batterica intestinale.

Ancora una volta sono i batteri del microbiota ad essere protagonisti e condizionare quello che succede a monte di un disturbo diffuso come la stitichezza.

Acidi grassi a catena corta e fibre

In particolare, un microbiota sano, in cui prevalgano specie protettive di batteri come il bifidobatterio, ha fra le sue funzioni quella di produrre in grande quantità gli acidi grassi a catena corta, sostanze importantissime che modulano da molti punti di vista i meccanismi alla base della regolarità intestinale.

Sono il risultato della digestione delle fibre insolubili da parte dei batteri buoni del microbiota ed è per questo che è fondamentale introdurne nella giusta quantità ogni giorno: per permettere ai nostri batteri di fare bene il loro lavoro.

Attenzione però: si è anche dimostrato che non è la fibra in sé a fare bene, ma la fibra abbinata a un microbiota in equilibrio, ovvero dominato da specie protettive.

In altre parole, in condizioni di flora intestinale alterata una elevata quantità di fibra può produrre una fermentazione eccessiva e non benefica.

Gas in eccesso e ridotta motilità

Questa eccessiva produzione di gas genera uno stato di gonfiore addominale e tensione che va evitato ed è sintomo di disbiosi.

Uno studio molto recente ha messo in luce un doppio scenario con esiti contrapposti.

Un microbiota sano e nutrito con una giusta quantità di fibre genera molti acidi grassi a catena corta che hanno tre principali funzioni:


– proteggere la mucosa intestinale e preservare l’integrità della barriera intestinale e quindi il suo corretto funzionamento

– regolare le contrazioni dell’intestino, stimolando la produzione di serotonina.

 

Un microbiota in stato di disbiosi, invece, avrà una prevalenza di batteri potenzialmente patogeni e metabolizzerà le fibre, poche o molte che siano, producendo gas in eccesso.

La serotonina fa l’intestino felice

Quello che si è scoperto è che proprio questa sovraproduzione di gas, dovuta a disbiosi, è associata alla riduzione di serotonina un neurotrasmettitore che, nell’intestino, è responsabile della motilità e quindi determina stitichezza o diarrea in base alla propria concentrazione.

Maggiore è la produzione di serotonina intestinale, maggiore sarà la frequenza dei movimenti intestinali; minore è la quantità di serotonina, minore sarà la regolarità intestinale.

In pratica, in condizione di disbiosi la fermentazione intestinale produce più gas che acidi grassi a catena corta e, per questo motivo, la stimolazione di produzione di serotonina intestinale è inferiore.

La serotonina, che è dunque strettamente legata alla stipsi e alla funzionalità intestinale in generale, risente anche della interrelazione fra cervello e intestino e partecipa di questo complesso dialogo che riguarda la vita di ognuno di noi.

Ristabilire l’equilibrio del microbiota in caso di stipsi

L’equilibrio del microbiota si conferma dunque un obiettivo primario per la salute dell’intestino e dell’intero organismo e la stipsi rientra, di fatto, fra i possibili segnali di disbiosi.

Un trattamento “causale” con probiotico, che va cioè alle origini della stipsi, non sostituisce l’uso di un lassativo idoneo, scelto in base al meccanismo di azione più adatto a noi. Ma lo completa secondo un approccio moderno al disturbo della stitichezza, specie se parliamo di un prodotto con componenti di qualità quali:

– fibra brevettata, FOS Actilight (Prebiotico)

Bifidobacterium longum BB536 (Probiotico)

– con aggiunta di vitamina B6, per supportare la normale funzione del sistema immunitario.

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Bibliografia

– Lai Wei et al., Gut microbiota dysbiosis in functional gastrointestinal disorders: Underpinning the symptoms and pathophysiology, JGH Open: An open access journal of gastroenterology and hepatology 5 (2021) 976–987

– Obata 2020, Neuronal programming by microbiota regulates intestinal physiology
https://microbioma.it/gastroenterologia/peristalsi-a-regolare-il-movimento-del-colon-e-il-microbiota-intestinale/

– Henrik Szőke et al., Gut dysbiosis and serotonin: intestinal 5-HT as a ubiquitous membrane permeability regulator in host tissues, organs, and the brain, Reviews in the Neurosciences, Published by De Gruyter February 3, 2020
[ https://www.degruyter.com/document/doi/10.1515/revneuro-2019-0095/html ]

ON-2021-012