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LA STIPSI NELL’ANZIANO: EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO

Superati i 70 anni, la stitichezza è quasi estremamente diffusa. Negli ultraottantenni i sintomi aumentano e le donne restano le più colpite.
Nelle strutture sociosanitarie,poi, la stipsi cronica colpisce il 50% degli anziani.
L’impatto sulla qualità della vita e sulla spesa sanitaria è altissimo e in costante crescita, perché la popolazione continua ad invecchiare.

Ma perché in età avanzata la costipazione cronica è quasi una costante?

I fattori di rischio sono davvero molti e sono legati a comportamenti e abitudini (fattori estrinseci), oppure alle modificazioni dell’organismo che subentrano con l’età.

Area comportamento:

  • Dieta povera di fibre, basso apporto calorico, scarsa idratazione ed esercizio fisico
  • Fattori ambientali legati alla riduzione di privacy e autonomia gestionale (soprattutto in strutture di assistenza)

Fattori di rischio intrinseci:

  • Riduzione del numero e della capacità di risposta allo stimolo dei neuroni del plesso mioenterico
  • Incremento dei depositi di collagene nel colon con riduzione del transito intestinale
  • Modifiche della microflora per aumento di batteri proteolitici
  • Calo dell’attività di segmentazione del colon
  • Maggiore assorbimento di acqua nel colon con formazione di feci dure
  • Riduzione della capacità di risposta allo stimolo anorettale e alle sensazioni perianali
  • Possibile diminuzione di pressione e di resistenza dello sfintere anale
    nelle donne con conseguente permanenza delle feci nel retto, assorbimento di acqua e rischio fecalomi

 

Di seguito una tabella che riassume le più comuni cause di stipsi nell’anziano.