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A cosa è dovuta la stipsi? A volte è un segnale di altre malattie

La stragrande maggioranza delle persone che hanno problemi ad andare in bagno soffre di un disturbo chiamato stipsi funzionale, collegato a un malfunzionamento dell’intestino, in particolare dei meccanismi che ne regolano la motilità. In questo senso, l’espressione “intestino pigro” con cui viene spesso chiamata la stitichezza rappresenta una sintesi in un certo senso veritiera.

Esiste però anche la possibilità che le difficoltà di defecazione siano causate da una malattia.

Quando il sintomo della stitichezza compare all’improvviso e non migliora affatto pur aumentando l’assunzione di liquidi e fibre e facendo movimento tutti i giorni, meglio rivolgersi al proprio medico.

Specie se questa situazione è collegata ad altri segnali fra cui: perdita di peso, febbre, mancanza di appetito, presenza di sangue nelle feci.

La stipsi secondaria può essere causata da varie patologie intestinali, fra cui: tumori, malattia diverticolare, coliti e sindromi da malassorbimento come la celiachia.

La stipsi secondaria può anche dipendere da malattie neurologiche, tra le altre anche la sclerosi multipla. Un quadro di disbiosi intestinale è spesso collegato anche a malattie neurologiche come Alzheimer e Parkinson che possono, quindi essere associate anche a fenomeni di stipsi.

Quando la causa sono i farmaci

Viene definita secondaria anche la stitichezza che è indotta da farmaci che interagiscono con il sistema nervoso modificando la motilità intestinale, rallentando il transito delle feci e riducendo i movimenti della peristalsi. Alcuni di questi i farmaci sono oppioidi ad azione antidolorifica, antidepressivi triciclici, farmaci chemioterapici e i calcio antagonisti, utilizzati dalle persone con problemi di ipertensione.

Che fare se la stipsi compare all’improvviso

In caso di stitichezza improvvisa, ma anche cronica, cioè che dura da più di tre mesi, non aspettare, ma cerca con il tuo medico una soluzione per migliorare la tua condizione, senza abituarti ad essa e impedendo che diventi cronica.

Questi semplici consigli possono esserti utili:


– rivolgiti al tuo medico, qualora tu non riesca a migliorare la tua condizione;

– cerca di capire da dove ha origine il disturbo, modificando le tue abitudini alimentari e comportamentali;

– affidati al tuo farmacista di fiducia per capire se è utile un lassativo, impara a conoscere i meccanismi di azione dei prodotti disponibili per individuare quello più adatto a te;

– valuta l’opportunità di un trattamento probiotico adiuvante per intervenire anche sulla disbiosi intestinale associata alla stitichezza.

Bibliografia

https://www.siccr.org/informazioni-generali/stipsi/ [a cura di Prof. Gabriele Bazzocchi, M.D., Ph.D., A.G.A.F Unità di Neuro-Gastroenterologia e Riabilitazione Intestinale Montecatone Rehabilitation Institute, Imola – Università di Bologna]

ON-2021-012