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Stitichezza in gravidanza

La stitichezza è un disturbo molto comune che caratterizza i nove mesi di gravidanza e in molti casi si manifesta come stipsi ostinata.

Stipsi e gravidanza procedono di pari passo durante tutto il periodo di gestazione anche se con differenze che variano da mese a mese.

Nella maggior parte dei casi la stitichezza in gravidanza può essere un disturbo occasionale dovuto a fattori

– ormonali
– meccanici

che influenzano la normale funzione gastrointestinale.

Se il disturbo diventa cronico è importante che le pazienti si rivolgano al proprio medico per ricevere un’anamnesi dettagliata, un esame obiettivo e per eseguire le indagini di base necessarie per superare la patologia gastrointestinale.

In alcuni casi i sintomi della stitichezza durante la gravidanza sono antecedenti al concepimento, in altri la stitichezza coincide con le prime settimane di gravidanza. In qualsiasi caso, se la stipsi grave in gravidanza diventa troppo faticosa e invalidante è bene trovare un rimedio. Stitichezza: sono incinta, e adesso?

Tra i mille dubbi che assalgono una donna quando scopre di aspettare un bambino spesso si aggiunge quello di non sapere come andare in bagno in gravidanza. In un momento tanto felice e impegnativo le future mamme si trovano alle prese con un disturbo che è causa di dolore e disagio addominale. I sintomi sono quelli tipici della costipazione:

– evacuazioni meno di tre volte alla settimana
– feci dure e granulose
– sforzo prolungato per evacuare
– tensione addominale
– sensazione di evacuazione incompleta che accompagna durante tutto il giorno.

I sintomi si possono manifestare determinando stitichezza sin dalle prime settimane di gravidanza.

Durante il primo trimestre di gestazione il corpo comincia i cambiamenti necessari per accogliere l’embrione. Tra questi quelli più significativi riguardano

– l’azione del progesterone, un ormone che favorisce il rilassamento della muscolatura dell’utero predisponendolo ad accogliere il feto
– il rilassamento muscolare che interessa anche altri organi come l’apparato gastrointestinale rilassando quindi anche i muscoli dell’intestino per predisporlo ad accogliere il feto
– la crescita dell’utero gravido che comincia a comprimere l’intestino rallentandone ulteriormente i movimenti.

I primi mesi inoltre la donna può

– soffrire di mal di testa e nausee che le impediscono di svolgere un’attività fisica regolare
– cambiare improvvisamente il proprio regime alimentare
– assumere supplementi a base di ferro.

Tutti questi fattori contribuiscono al fenomeno della costipazione in gravidanza e alla necessità di trovare rimedi immediati.

Il ruolo dell’ormone: progesterone e stitichezza

Fondamentale lungo tutti i nove mesi della gestazione, il progesterone è un ormone molto importante in modo particolare durante il primo trimestre di gestazione.

Deputato a creare un ambiente uterino favorevole all’impianto dell’ovulo fecondato, il progesterone

– regola l’ispessimento dell’endometrio permettendo l’insediamento dell’ovulo fecondato
– porta liquidi e nutrimento
– provoca il rilassamento dei muscoli uterini
– presiede allo sviluppo del feto
– dopo il parto favorisce la produzione di latte materno.

L’effetto miorilassante del progesterone è funzionale alla prosecuzione della gravidanza poiché impedisce le contrazioni uterine, ma così facendo

– diminuisce anche le contrazioni intestinali necessarie per evacuare
– provoca feci disidratate
– rallenta la motilità delle pareti intestinali (peristalsi).

La stitichezza nelle prime settimane di gravidanza

Possiamo definirlo uno dei disturbi più diffusi insieme alle nausee che caratterizzano i primi mesi della gestazione. Vale per tutte le mamme il consiglio classico di

– bere almeno due litri di acqua al giorno per mantenere un adeguato livello di idratazione e ammorbidire la massa fecale
– inserire nella propria dieta molte fibre alimentari (almeno 25/35g al giorno) mangiando cereali integrali, frutta, verdura, legumi.

L’acqua e questo tipo di alimenti forniscono oligoelementi e microelementi funzionali alla salute di mamma e bambino e favoriscono l’andare di corpo in gravidanza sin dalle prime settimane.  Da evitare la frutta lassativa (prugne,kiwi) perché può contenere enzimi in grado di alterare la membrana della cervice e indurre contrazioni premature.

È bene adottare subito queste buone abitudini alimentari perché il progesterone continua a lavorare anche nel secondo trimestre e in questo periodo, oltre ad avere sempre la motilità intestinale diminuita, la futura mamma aggiunge al suo disagio intestinale anche il sensibile aumento di peso del feto.

Questo contribuisce a rendere difficoltoso il passaggio delle feci e a esacerbare la stipsi in gravidanza.

Stitichezza fine gravidanza: l’ormone aldosterone

C’è un altro ormone responsabile della stitichezza durante la gravidanza: l’aldosterone.

Questo ormone governa l’assorbimento di

– liquidi
– elettroliti (sali minerali).

I livelli di aldosterone aumentano sensibilmente durante il terzo trimestre di gestazione determinando un rallentamento del transito intestinale.

Questa ulteriore modificazione fisiologica che giunge alla fine dei nove mesi può provocare un cambiamento anche in quella che dovrebbe essere una funzione organica naturale e quotidiana come l’evacuazione.

Durante tutta la gestazione quindi l’apparato gastrointestinale è colpito da fenomeni di genere ormonale, meccanico e chimico che possono alterarne gli equilibri e le funzioni.

La stitichezza in gravidanza si può quindi definire come un disturbo multifattoriale durante il quale le fluttuazioni fisiche, anatomiche e ormonali giocano un ruolo significativo e possono aggravare mese dopo mese il disturbo.

Stipsi ostinata in gravidanza: perché?

In alcuni casi anche adottare sane abitudini come un’alimentazione ricca di fibre, fare più movimento e bere molta acqua non sono sufficienti per risolvere il problema.

Costipazione e gravidanza sembrano avanzare insieme. Andare in bagno in gravidanza diventa sempre più difficile giorno dopo giorno perché

– tra la 12esima e la 20esima settimana si incrementa l’assorbimento di acqua e di sodio presenti nel colon
– nei mesi prosegue il rilascio di progesterone, estrogeni e relaxina, responsabili del rilassamento della muscolatura liscia intestinale e della riduzione della sua capacità contrattile
– viene inibita l’attività della motilina, l’ormone che stimola i muscoli del tratto gastrointestinale
– aumentano le dimensioni del feto fino a limitare le attività intestinali. 

Questi fattori ostacolano il movimento delle feci e riducono il numero delle evacuazioni.

Per combattere la stitichezza in gravidanza occorre prestare particolare attenzione per preservare la tua salute e quella del tuo bambino. Dopo un consulto con lo specialista, ogni donna può scegliere un tipo di lassativo in gravidanza che sia adatto a migliorare il suo stato interessante e a farle vivere con serenità uno dei momenti più bella della vita.

Lassativo in gravidanza: quale scegliere

I lassativi sono tipologie di prodotti studiati per contrastare la stitichezza favorendo e stimolando un’evacuazione nel modo più naturale e semplice possibile.

Prima di orientarsi nella scelta è bene chiedere consiglio al ginecologo, al medico o al proprio farmacista di fiducia.

Esistono infatti diverse categorie di lassativi che si distinguono a seconda del loro modo di agire:

– osmotici o elettrolitici sono composti da molecole specifiche (ioni polivalenti scarsamente assorbibili) grazie alle quali sono in grado di richiamare e trattenere l’acqua presente nel lume intestinale, di condurla all’interno della massa fecale, di ammorbidirla e aumentarne il volume in modo da stimolare in maniera delicata il movimento intestinale (peristalsi)
emollienti utilizzano i grassi lubrificanti (paraffina, glicerina, olio di ricino) per ammorbidire le feci e lubrificarla in modo da farle scivolare lungo l’intestino verso l’evacuazione
– che formano massa si tratta di preparati erboristici a base di fibre vegetali (semi di psillio o di lino) che a contatto con elevate quantità di acqua creano un gel vischioso che ammorbidisce e accresce la massa fecale provocando le contrazioni intestinali
stimolanti (purganti) a base di composti vegetali  (aloe, senna, cascara, rabarbaro) ricchi di sostanze irritanti come i glicosidi antrachinoni, provocano forti contrazioni espulsive.

Come abbiamo visto, ogni lassativo contiene sostanze differenti che determinano il loro meccanismo d’azione. In un periodo delicato come i nove mesi di gestazione è bene fare attenzione e considerare i benefici, i rischi  le controindicazioni di ognuno.

Dolce attesa, dolce rimedio: COME AFFRONTARE la stitichezza in gravidanza

Una donna incinta non è malata, ma ha bisogno di tutte le attenzioni e di tutte le cure possibili per affrontare con serenità tutti i nove mesi.

Un periodo che può essere ricco di emozioni e al contempo foriero di disturbi come la stitichezza grave in gravidanza.

L’uso di lassativi può essere un valido aiuto. La scelta del lassativo in gravidanza va fatta sotto consiglio del medico e del farmacista.

Ne esistono varie tipologie.

Ogni lassativo ha delle peculiarità che è necessario approfondire sempre e soprattutto in un momento importante per la salute della mamma e del bambino.SOFFRI DI STITICHEZZA?

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E dopo?

Stitichezza e gravidanza rappresentano un binomio che può però proseguire anche nei mesi successivi al parto. La prima linea di terapia in entrambe le condizioni consiste sempre in

– maggiore assunzione di acqua
– dieta equilibrata con fibre come cereali integrali, frutta (mele, pere), verdura (broccoli, fagiolini) e legumi (fagioli, lenticchie, piselli)
– attività fisica moderata.

Se questi accorgimenti risultano inefficaci, ci si può orientare verso la scelta di un lassativo osmotico. Un aiuto può venire anche dall’uso di probiotici che non presentano rischi per le donne in gravidanza.

Per valutare al meglio l’efficienza e la sicurezza dei diversi trattamenti per la stitichezza in gravidanza è necessario un approfondimento con il proprio specialista.

Finiti i nove mesi, comincia il momento dell’allattamento e della cura del bambino. Spesso la stitichezza prosegue anche nel periodo successivo alla gestazione e vanno per questo prese tutte le cautele anche in questa nuova fase.

 

[ Onligol è un dispositivo medico CE 0426. Leggere attentamente le avvertenze o le istruzioni per l’uso. Aut. Min. del 08/07/2021. (Per uso pubblicitario su piattaforma Taboola Aut. Min. Sal. Del 13-09-2021) ]